la principessa ereditaria Vittoria e il principe Daniel in visita di lavoro in Italia

Lunedì 18 ottobre, la principessa ereditaria Vittoria e il principe Daniel, insieme al ministro per il commercio estero e gli affari nordici Anna Hallberg e una nutrita delegazione di imprese svedesi, hanno iniziato a Roma una visita di lavoro di tre giorni.

La visita è iniziata presso la Sala Controllo della Smart Road Anas sull'autostrada A91 “Roma – Fiumicino Aeroporto. ANAS è la società statale italiana deputata alla costruzione e manutenzione delle autostrade e delle strade statali italiane. La Coppia Reale è stata informata del progetto Smart Road Anas che mira a migliorare “la sicurezza stradale e rendere più efficienti i flussi di traffico sulla base di una complessa piattaforma digitale che si articola sulla rete stradale come un “sistema nervoso” con il supporto delle tecnologie”. Durante la visita è stato firmato un accordo di collaborazione tra il Presidente dell'Anas Claudio, Andrea Gemme e il Direttore dell'Ufficio Commerciale dell'Ambasciata d'Italia in Svezia, Jan Larsson.

Successivamente la Principessa Ereditaria Vittoria e il Principe Daniele si sono trasferiti in Piazza San Silvestro, nel centro di Roma, dove hanno presenziato all'inaugurazione della mostra “Immagini che cambiano il Mondo – Immagini che cambiano il Mondo” insieme all'AD IKEA Italia Asunta Enrile ed Ericsson Italia Amministratore Delegato Emanuele Iannetti.

La mostra, ideata dal fotografo svedese Tomas Gunnarsson, è incentrata sui valori svedesi e sull'impegno svedese per l'uguaglianza di genere.

La coppia reale ha anche visitato il pop-up store IKEA che si trova vicino a Piazza San Silvestro.

La prima giornata a Roma si è conclusa con una cena presso la residenza dell'ambasciatore svedese ospitata dall'ambasciatore svedese a Roma, Jan Björklund e sua moglie Anette Brifalk. Alla cena erano presenti anche la comunità imprenditoriale italiana e l'amministrazione statale, tra gli altri il Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Maria Elisabetta Alberti Casellati