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IL VIAGGIO NELLE CARCERI ITALIANE DI MELANIA RIZZOLI, L’INCONTRO CON I DETENUTI
L’AUTRICE
Melania De Nichilo Rizzoli è nata a Roma, dove vive e lavora. Laureata in Medicina e Chirurgia, specializzata in Medicina Interna, presso l'Università "la Sapienza" di Roma, è stata Dirigente Medico presso un grande ospedale romano per oltre vent'anni, lavorando dieci anni in un reparto di oncologia. Ha pubblicato oltre novanta articoli e saggi su riviste scientifiche italiane e internazionali. Dal 2004 è vicepresidente dell'AIL (Associazione contro le Leucemie, i Linfomi e i Mielomi) che si occupa della ricerca e dell'assistenza ai malati di tumori del sangue. Sposata con Angelo Rizzoli, ha due figli, Arrigo ed Alberto. Per Sperling & Kupfer ha scritto Perché proprio a me? (Premio Capalbio) e Se lo riconosci lo eviti.
IL CONTENUTO
Nel suo nuovo libro, Detenuti, Melania Rizzoli sposta il suo sguardo sensibile, acuto e competente dall'osservazione della sofferenza del malato all'indagine sulla condizione del recluso, di chi vive in carcere e patisce la privazione della libertà, il disagio fisico, l'angoscia di un continuo confronto con la propria colpa. Come parlamentare e come medico, Melania Rizzoli ha potuto visitare le prigioni italiane, incontrare detenuti celebri come Salvatore Parolisi, Totò Cuffaro o Calisto Tanzi che sono passati da una vita di agi allo spazio limitato e punitivo di una cella, o come Michele Misseri e la figlia Sabrina, diventati "mostri" in poche ore, ma anche boss inavvicinabili come Bernardo Provenzano. Pur restando convinta della funzione riabilitativa del carcere, l'autrice ha potuto però rilevare lo stato desolante in cui versano molti dei nostri istituti, le differenze anche radicali tra una prigione e un'altra. Una parte del libro è dedicata a quelle che Melania Rizzoli ha voluto chiamare "le celle vuote", le stanze degli innumerevoli condannati che si sono tolti la vita.
A LJUBA RIZZOLI - ROYAL MONACO