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Ampio successo di pubblico per la presentazione, all'Hotel Parigi di Sanrenmo, del saggio “Cinque anni di solitudine. Memorie inutili di un sindaco”, scritto da Roberto Balzani e pubblicato a Bologna, per i tipi del Mulino. Antonella Rossi, presidente dell'associazione “Eva e Mario Calvino”, ha introdotto l'autore e i due relatori, Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, e Goffredo Bettini, senatore del Partito democratico. I due intellettuali hanno condotto una serrata analisi del testo, cogliendone lo spirito fortemente propositivo (Zingaretti) e individuandone raffinate radici culturali (Bettini). Dal canto suo, Balzani, docente di Storia contemporanea nell'università di Bologna, ha risposto con precisione alle istanze di Zingaretti e Bettini, sottolineando in particolare la matrice etica e morale del suo impegno in politica. Erano presenti alquanti sindaci dell'estremo Ponente ligure, a cominciare da Maurizio Zoccarato, primo cittadino di Sanremo, che ha porto il saluto augurale della città. L'associazione “Eva e Mario Calvino” prosegue la sua attività nei mesi avvenire, con altre occasioni di confronto sui temi della politica e dell'impegno sociale.
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Roberto Balzani (Forlì, 1961) è professore straordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell'Università degli Studi di Bologna – Sede di Ravenna.
Laureatosi nel 1985 presso la Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università degli Studi di Firenze, è stato borsista dell'Istituto Universitario Europeo dal 1986 al 1989
(Dipartimento di Storia e Civiltà) e poi, dal 1992, ricercatore di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze. Trasferitosi a Bologna, dal 1° novembre 1995 ha lavorato
presso la Facoltà di Lettere, poi presso la Facolta' di Conservazione dei beni Culturali, ed ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Discipline Storiche. Dal 1° novembre 2008 è
preside della Facoltà di Conservazione dei beni Culturali.
Formatosi alla "scuola" di Storia contemporanea del "Cesare Alfieri" di Firenze, guidata da Giovanni Spadolini e da Luigi Lotti, prevalentemente incentrata sullo studio dei partiti, delle
maggioranze parlamentari e delle elezioni in Italia fra '800 e '900, ha poi ha indirizzato il proprio lavoro in varie direzioni (dalla storia delle infrastrutture urbane alla storia delle
amministrazioni locali e dei servizi), soprattutto dopo l'esperienza di studio e di ricerca compiuta, fra il 1986 e il 1989, all'Istituto Universitario Europeo di S. Domenico di Fiesole sotto la
supervisione di Peter Hertner. Fra il 1994 e il 1997, infine, ha fatto parte del consiglio direttivo della Società italiana per lo studio della storia contemporanea (Sissco), sotto la presidenza
di Claudio Pavone. Per ciò che riguarda gli interessi di studio, Balzani si e' mosso lungo tre assi fondamentali: la storia politico-culturale, alla quale si è formato negli anni universitari
trascorsi al "Cesare Alfieri" (periodo risorgimentale e post-risorgimentale); la storia economico-sociale, o economico-amministrativa, alla quale è stato addestrato all'Istituto Universitario
Europeo; e la storia delle mentalità collettive e dei beni culturali.
A questo ultimo ambito di ricerca ha dedicato gli studi piu' recenti, ricostruendo in particolare la genesi della legge di tutela del 1909 attraverso la documentazione inedita custodita negli
Archivi parlamentari. Balzani si è occupato inoltre di figure rilevanti del mondo delle Belle Arti italiano a cavallo del secolo - in particolare di Corrado Ricci e di Luigi Rava -, mettendo in
luce gli intrecci politico-amministrativi, oltre che storico-artistici, che caratterizzarono il mondo italiano della conservazione "monumenti" e opere d'arte nella fase decisiva del "decollo"
della tutela. Altri punti qualificanti del suo iter di studioso sono, inoltre, la comparazione fra Italia e Francia - sempre in tema di conservazione del patrimonio - e la ricostruzione delle
prime "politiche protezionistiche" nel periodo risorgimentale.
Fa parte della direzione di “Memoria e Ricerca” e della redazione di “Contemporanea”. E' membro del comitato scientifico dell'Istituto di ricerca “Carlo Cattaneo” di Bologna e del Museo
Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Fa parte del Consiglio dell'Istituzione "Biblioteca Malatestiana" di Cesena e del Museo del Risorgimento di Ravenna. Dall'ottobre 2008 è componente del
consiglio direttivo dell'IBC Emilia-Romagna