21 Juillet 2011
ROYAL MONACO RIVIERA WEB MAGAZINE
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GRAFFITI D'ARTE A MONACO - GRIMALDI FORUM
fotoreportage di luigi
mattera
La collezione di Alain-Dominique Gallizia , composta da ben 500 opere di maestri "pressionisti" è presente da ieri 20 luglio (aperto al pubblico da oggi 21) e vi resterà fino negli ampi spazi (2000mq) dei saloni Diaghilev e Nijinsky del Grimaldi Forum di Monte Carlo fino al 19 agosto 2011.
Da sin. Hervé Zorgniotti, Direttore della Comunicazione Grimaldi Forum e l'Architetto
Alain-Dominique Gallizia
Dopo il gran successo di pubblico ottenuto a Parigi"TAG" al Grand Palais nel 2009, l'Architetto e filantropo Gallizia (di origini italiane) accresce l'entusiasmo che lo vede pionere verso quest'arte" tout court", come suole definirla, cogliendo il proprio apogeo d'esposizione, in concomitanza col 40mo anniversario del Movimento Graffiti, nei lussuosi saloni Diaghilev ma, soprattutto, nello splendore del Principato di Monaco avanti, durante e dopo le nozze principesche, esponendo una serie di tavole graffiti allo Yacht Club de Monaco prima di allargare l'interesse internazionale all'attuale esposizione.
Il termine italiano "graffiti" deriva dal greco "graphein" dal significato "scrivere o pitturare. Ben presto, la forma dello scritto trasforma gli ordinari scrittori in pittori calligrafi, col prprio blocchetto d'appunti pittorici, lavorandovi quotidianamente per inventare le proprie variazioni in quanto spinti dalla ricerca di nuovi stili.
Il trasferire lo "scketch" delle lettere od altri disegni dal blocchetto alle mura di un palazzo, vagoni ferroviari o alla tela di un quadro mediante una bomboletta spray, dette loro una ricerca dimensionale per regolare la distanza e la giusta pressione volta a determinare la larghezza e la densità del tratto. Si definivano tagghisti (da TAG) ed il primo colore spray utilizzato fu il nero che, pero', fu subito sotituito dalle bombolette per dare colore alle superfici dell'Arte Graffiti.
Unendosi in piccole comunità artistiche all'aerosol, se cosi' si puo' dire, iniziarono a competere fra loro liberamente su svariate superfici con differenti stili passando, nel tempo da quello figurativo al Wild Style. Questo avveniva nel lontano 1971 e già nel 1972 grazie all'UGA (Union of Graffiti Artists), questi artisti ottennero la prima esibizione nelle gallerie di New York. I più creativi tra loro, quali Blade, Stayhigh, Seen, Phase2 inventarono man mano nuovi stili: lettere, nuvole, contorni tridimensionali, colori vibranti e cosi' via.
Fino all'esposizione TAG di Parigi, i graffiti erano osteggiati dai grandi musei e raccoglievano un'opinione negativa da parte del pubblico. La direzione del Grand Palais ebbe un enorme successo nell'esposizione del 2009 con un enorme partecipazione di pubblico alimentando la certezza di Gallizia e dei suoi artisti di veder riconosciuto questo stile detto "pressionismo", dalla pressione data alla bomboletta, come vera arte, l'ARTE DEI GRAFFITI, grazie all'intuizione di pochi, tra i quali il Principe di Monaco, patrocinatore di questa entusiasmante iniziativa.
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